SCHEDA ESPLORATIVA

AG21L Provincia Bologna

 

 

ID dei campi

N° SCHEDA: 17

1

SUL VOSTRO TERRITORIO (che amministrate o dove abitate o lavorate) SIETE A CONOSCENZA DI UNA O PIU’ ESPERIENZE DI DIALOGO COSTRUTTIVO TRA AMMINISTRAZIONI E TESSUTI ECONOMICO/SOCIALI CHE RISPONDA AI CRITERI ESPLICITATI NEL DOCUMENTO RIPORTATO IN FONDO A QUESTO FILE? Rispondere apponendo una x nel campo vuoto a destra della risposta

1.a

SI

x

1.b

NO

 

2

NOME SINTETICO DEL PROGETTO, PERCORSO O AZIONE

Rapporto sulla qualità della vita della Provincia di Bologna

3

COLLOCAZIONE GEOGRAFICA DELL’ESPERIENZA

3.a

STATO

Italia

3.b

REGIONE

Emilia Romagna

3.c

PROVINCIA

Bologna

3.d

COMPRENSORIO o AREA VASTA

 

3.e

COMUNE o COMUNI interessati

 

3.f

EVENTUALE LIVELLO INFRACOMUNALE (Municipio/i, circoscrizione/i, rione/i interessati)

 

SIETE IN GRADO DI DESCRIVERE ALCUNI ELEMENTI STRUTTURANTI DELLA PRATICA CHE CI STATE SEGNALANDO?

4

BREVE DESCRIZIONE DEL CONTESTO (dati, situazione politica, specificità socioeconomiche o istituzionali)

Nella provincia di Bologna è stato avviato nel ’99 il processo di Agenda21 Locale, che dovrebbe diventare il luogo di tutte le pratiche partecipative. Se non come progettazione iniziale, almeno al momento della validazione finale, diverse iniziative sono passate dal Forum. Inoltre esistono i piani di salute e i piani di zona che hanno loro forme di consultazione.

La misurazione dell’impronta ecologica della provincia è iniziata nell’ambito di A21 ed è stata promossa dal Settore Ambiente ed elaborata da Wwf. Presentata nel 2002 in un’iniziativa presso la Montagnola di Bologna, oggi è già disponibile il secondo aggiornamento È un percorso autonomo rispetto al Report sulla qualità della vita.

5

OBIETTIVO GENERALE E OBIETTIVI SPECIFICI DELL’ESPERIENZA

Elaborazione di un Report sulla qualità della vita in provincia di Bologna, attraverso l’individuazione di una batteria di indicatori legata alla specificità del territorio

6

ATTORI COINVOLTI (ISTITUZIONALI E NON), MODALITA E CRITERI PER IL COINVOLGIMENTO

La Provincia di Bologna ha promosso il processo. Altri soggetti che hanno partecipato sono il Forum di  A21 Locale e l’Enea, nella figura di Luisella Ciancarella.

7

GRADI DI PARTECIPAZIONE (possibili risposte multiple)

£informazione       £coinvolgimento in singole attività    £consultazione    £negoziazione       £co-progettazione                               £cogestione £autogestione delegata alle organizzazioni di abitanti  £ controllo/monitoraggio/valutazione da parte degli stessi abitanti       £ spinta progettuale dal basso alla costruzione di scenari e progetti

8

PARTECIPAZIONE: IN QUALI FASI?(possibili risposte multiple)

£definizione dei bisogni      £decisione       £elaborazione tecnica dei progetti

     £implementazione delle azioni pianificate    £ progettazione di azioni e proposte che stimolino l’amministrazione all’innovazione  £gestione o manutenzione dei prodotti   £controllo delle realizzazioni                      

9

BREVE DESCRIZIONE DELLO SVILUPPO DEL PERCORSO

Inizia nel 2001 a supporto del piano di azione di Agenda 21 Locale. E’ stato condotto un lavoro parallelamente ai primi 12 workshop tematici di A21, propedeutici al piano di azione. Ogni workshop è stato introdotto da un gruppo di lavoro che potesse mettere in evidenza criticità e punti di forza (3 categorie: ambiente, società e economia; 4 temi per ogni categoria). L’obiettivo era quello di tarare gli indicatori sulle specificità locali e non utilizzare batterie di indicatori già disponibili.

Il percorso ha previsto un confronto con tutor tematici nominati per ogni workshop, cioè un gruppo tecnico costituito da esperti e dirigenti dell’amministrazione che ha valutato e discusso i nuovi indicatori individuati.

E’ un lavoro tuttora in itinere. La presentazione del Report del 5 aprile a Bologna era un invito a presentare suggerimenti e critiche. Il lavoro è sicuramente ridondante (ad esempio popolazione e struttura produttiva hanno troppi indicatori) e andrà depurato (analisi cluster per eliminare ridondanze).

Al termine del lavoro con i tutor tematici sono state elaborate schede metodologiche per ogni indicatore

La parte più interessante consisteva nell’evidenziare i collegamenti tra un indicatore e gli altri indicatori, nell’esplicitare la sua rilevanza per le politiche di sostenibilità e nell’individuare problematiche e ulteriori azioni da sviluppare (come leggere l’indicatore, come può evolvere, ecc).

L’elaborazione dei dati e la lettura attraverso gli indicatori è stata fatta nel corso del 2003.

Molte esperienze prese come riferimento rimanevano legate ad un approccio giornalistico, mentre la Provincia di Bologna preferiva un approccio diverso. Importanti spunti sono emersi da M. Nussbaum, A.Sen, Tagliacarne, dal decreto Bersani e dall’lrpet, che nel 2002 ha prodotto la  ricerca “Benessere e condizioni vita in Toscana”. Il materiale è stato raccolto in maniera organizzata e finalizzata, consentendo di andare oltre, ad esempio, l’approccio del Sole 24 ore.

Ad esempio la famiglia tematica “a rischio di disagio sociale” si è rivelata molto interessante: su scala provinciale non ci sono indicatori monetari di povertà (si fermano a macroripartizioni territoriali). L’Istat ha fatto recentemente una ricerca più approfondita ed è scesa a livello regionale. Il tentativo della Provincia di Bologna è stato quello di allargare il concetto di povertà all’idea di disagio sociale, per poi individuare tutti gli elementi che possono veicolare percorsi di esclusione sociale. La realtà di Bologna è posizionata, per il reddito, al livello più alto, per cui sono soprattutto altri gli elementi che portano all’esclusione sociale. Sono stati considerati 2 indicatori legati all’utenza dei servizi sociali che possono essere considerati delle proxi di indicatori di povertà: esenzioni da ticket per reddito e contributi in conto affitto erogati annualmente dal comune. Poi si sono ricercate componenti del mercato del lavoro che possono incidere sull’esclusione sociale ed è stata indagata la parte che riguarda la struttura demografica e anagrafica (strutture monoparentali e monocomponenti di anziani).

Ci si è accorti che per molte cose che si volevano misurare non sono ancora disponibili gli strumenti adatti: ad esempio per il livello di istruzione, o si prendono i dati censuari (bisogna attendere 10 anni per vedere le evoluzioni) oppure il tasso degli iscritti a scuole superiori. Mancano dati più raffinati. L’assessore Lenzi, in sede di discussione dei dati, ha riferito che è stato affrontato il discorso di un Osservatorio sull’istruzione in provincia di Bologna.

Diventa più significativo vedere quali sono i tassi di abbandono scolastico di giovani in età inferiore ai 18 anni. Oppure sulla disoccupazione esiste un rapporto interessante della regione Emilia Romagna su mercato del lavoro e esclusione sociale, che sottolinea come sia critica la situazione, non solo dei giovani ma anche degli ultracinquantenni.

 

10

RISORSE FINANZIARIE UTILIZZATE E PROFESSIONALITA’ VALORIZZATE NEL PERCORSO

C’è stata un’alta partecipazione all’interno della Provincia, soprattutto con i  servizi sociali. Le risorse economiche utilizzate sono state messe a disposizione dall’amministrazione provinciale.

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DIFFICOLTA’ INCONTRATE E PROSPETTIVE DI TRASFORMAZIONE POSSIBILI

Per quanto riguarda la raccolta dei dati, la  provincia di Bologna è ricca di monitoraggi e osservatori.

Le difficoltà nascevano nel momento in cui si tentava di leggere i trend di realtà territoriali sovraordinate: l’obiettivo, infatti, era non solo leggere i dati all’interno di ogni singola famiglia tematica, ma incrociare le diverse famiglie tematiche. Quest’analisi non è ancora stata fatta. Inoltre, bisogna trovare le modalità adeguate per comunicarla.

Trovare indicatori calibrati su queste specificità non è al momento possibile. Si può però innescare un ciclo di collaborazione tra i vari settori dell’amminsitrazione.

12

OPPORTUNITA’ ED ESITI DELL’ESPERIENZA NEL SUO SVILUPPO TEMPORALE

Il processo che si è venuto a configurare è andato oltre le aspettative ed è stato creato un background importante. Attualmente la Provincia di Bologna si sta accingendo a costruire un rapporto sulla sostenibilità dello sviluppo in provincia di Bologna. Adesso esistono un rapporto sull’ambiente, che viene aggiornato biennalmente (primo nel ’99) e quello sulla qualità della vita che guarda l’altra faccia della medaglia. Se sostenibilità è effettivamente un concetto multidimensionale diviene necessario unire i 2 aspetti. Il Forum di Agenda21 è un’occasione per ragionare proprio su questi due elementi in relazione al contesto bolognese. Si sta inoltre diffondendo il dashboard della sostenibilità della provincia di Bologna, calcolato inserendo i dati sull’impronta ecologica per ogni Comune.

 

13

TEMPORALITA DEL PROGETTO

£ tuttora in corso       £terminato       £agli inizi

£terminato ma avrà una continuità      £speriamo abbia una continuità        

14

SOLO PER ESPERIENZE NATE SU IMPULSO ISTITUZIONALE:

 

RAPPORTO CON IL BUDGET ED I PIANI DELL’AMMINISTRAZIONE E CON LA MODERNIZZAZIONE DELL’APPARATO AMMINISTRATIVO

(Il processo partecipativo era previsto o si inserito a percorso progettuale iniziato? E in questo caso perché? C’è stata una particolare linea di finanziamento esistente alla base del processo partecipativo lanciato? O progetto, finanziamento e partecipazione hanno preso forma insieme? Il processo ha innescato qualche processo di trasformazione delle strutture istituzionali coinvolte?)

L’assessorato all’ambiente della provincia di Bologna ha finanziato il progetto.

15

ESISTENZA DI UN SITO INTERNET 

http://www.provincia.bologna.it/ag21/

16

SIETE DISPONIBILI A DARCI UN APPUNTMENTO PER UN COLLOQUIO?

16.a

SI

x

16.b

NO

 

17

CONTATTI:

DEL COMPILATORE DI QUESTA SCHEDA

17.a

NOME, COGNOME

Elena Frascaroli, sulla base di informazioni raccolte nel corso di un’intervista con Simona Savini, responsabile Rapporto sulla qualità della vita della provincia di Bologna – giugno 2004

17.b

RUOLO O APPARTENENZA

(non obbligatorio)

Ricercatrice Università di Firenze e Università di Bologna

17.c

RECAPITI TELEFONICI

055 5031159

17.d

RECAPITO E-MAIL

partecip_azione@tiscali.it

DI UN RESPONSABILE DEL PROCESSO SEGNALATO:

17.e

NOME, COGNOME

Simona Savini

17.f

RUOLO O APPARTENENZA

Responsabile Rapporto sulla qualità della vita della provincia di Bologna

17.g

RECAPITI TELEFONICI

 

17.h

RECAPITO E-MAIL

 

18

ELENCO MATERIALI DI SUPPORTO

A) A21Bologna1 – Piano di azione: priorità di intervento per ambiti tematici

Fonte: http://www.provincia.bologna.it/ag21/