SCHEDA ESPLORATIVA

Pagine Arcobaleno (Provincia di Bologna)

 

 

ID dei campi

N° SCHEDA: 8

1

SUL VOSTRO TERRITORIO (che amministrate o dove abitate o lavorate) SIETE A CONOSCENZA DI UNA O PIU’ ESPERIENZE DI DIALOGO COSTRUTTIVO TRA AMMINISTRAZIONI E TESSUTI ECONOMICO/SOCIALI CHE RISPONDA AI CRITERI ESPLICITATI NEL DOCUMENTO RIPORTATO IN FONDO A QUESTO FILE? Rispondere apponendo una x nel campo vuoto a destra della risposta

1.a

SI

x

1.b

NO

 

2

NOME SINTETICO DEL PROGETTO, PERCORSO O AZIONE

Progetto Pagine Arcobaleno

3

COLLOCAZIONE GEOGRAFICA DELL’ESPERIENZA

3.a

STATO

Italia

3.b

REGIONE

Emilia Romagna

3.c

PROVINCIA

Bologna

3.d

COMPRENSORIO o AREA VASTA

 

3.e

COMUNE o COMUNI interessati

 

3.f

EVENTUALE LIVELLO INFRACOMUNALE (Municipio/i, circoscrizione/i, rione/i interessati)

 

SIETE IN GRADO DI DESCRIVERE ALCUNI ELEMENTI STRUTTURANTI DELLA PRATICA CHE CI STATE SEGNALANDO?

4

BREVE DESCRIZIONE DEL CONTESTO (dati, situazione politica, specificità socioeconomiche o istituzionali)

Le Pagine arcobaleno sono al momento l’esperienza più significativa all’interno di un progetto più ampio verso il distretto di economia solidale. Tuttavia non si può pensare che il DES si riduca alle Pagine Arcobaleno. E’ necessario un lavoro di impostazione comune che presuppone la condivisione di obiettivi e di finalità.

Il confronto con esperienze già in corso, come il DES di Torino o di Milano, potrebbe essere utile per capire come sviluppare il processo.

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OBIETTIVO GENERALE E OBIETTIVI SPECIFICI DELL’ESPERIENZA

La finalità generale del progetto è quella di contribuire allo sviluppo dell’economia solidale sul territorio bolognese.

Il progetto Pagine Arcobaleno nasce da un lavoro di gruppo portato avanti da un insieme di soggetti del terzo settore interessati allo sviluppo delle reti di economia solidale.  Si tratta di reti di relazioni che connettono tra loro e con i consumatori quelle piccole realtà economiche che rispettano precisi criteri di inclusione sociale e di sostenibilità ecologica nella realizzazione e commercializzazione di prodotti e servizi. Le tipologie di attività coinvolte sono eterogenee: associazioni di volontariato, produttori agricoli biologici, rivendite di prodotti ecologici, soggetti della cooperazione sociale locale e internazionale, cooperative sociali, associazioni culturali e altri soggetti appartenenti al terzo settore. L'obiettivo concreto del progetto è quello di contribuire a potenziare l'ampiezza e la tenuta delle piccole reti settoriali già presenti, diffondendone la conoscenza, favorendone l'integrazione e promuovendo l'inclusione di nuove realtà che condividano le stesse scelte etiche, con la finalità di stimolare la crescita delle reti dell’economia solidale nel territorio della Provincia di Bologna.

Il progetto si articola in diverse fasi:

-realizzazione, pubblicazione e distribuzione sul territorio provinciale della seconda edizione cartacea delle "Pagine Arcobaleno", una piccola guida locale al consumo responsabile

-aggiornamento e ristrutturazione del sito web omologo (http://www,bfsf.it/paginearcobaleno)

-organizzazione e coordinamento di varie iniziative di sensibilizzazione e promozione della rete dell’economia solidale sul territorio provinciale

Le pagine arcobaleno intendono:

-fornire al cittadino indicazioni significative sulle possibilità di consumo alternativo e sulle opportunità offerte dalla partecipazione alle attività della rete

- proporre e favorire a tutti i livelli del progetto le occasioni di incontro e collaborazione tra gli attori locali dell’economia solidale al fine di contribuire a sviluppare e consolidare  una rete di relazioni stabili e significative.

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ATTORI COINVOLTI (ISTITUZIONALI E NON), MODALITA E CRITERI PER IL COINVOLGIMENTO

Il gruppo di soggetti promotori è formato da alcune associazioni che si occupano di economia equa e sostenibile in modi differenti, cioè partendo da diverse prospettive, ma con lo stesso orientamento pratico e costruttivo, rivolto ad obiettivi concretizzabili nel breve periodo in funzione di una finalità condivisa. I soggetti promotori sono:

AVVIO, associazione di volontariato che svolge il ruolo di soggetto capofila per l'attuazione del seguente progetto e che si occupa di incentivare la disponibilità per il mondo del volontariato bolognese dei mezzi per la comunicazione, l'informazione, l'editoria, le nuove tecnologie e la comunicazione telematica.

La Madia, associazione di promozione sociale, che gestisce le attività del Gruppo Acquisti Solidali di Bologna (GASBO)

Ex-Aequo, cooperativa sociale, che gestisce una Bottega del Mondo a Bologna

Amici dei Popoli ONLUS, che si occupa di cooperazione con i paesi del Sud del mondo e di sensibilizzazione del territorio locale alle teamatiche della mondialità.

Bologna Free Software Forum, libera associazione che si occupa della promozione della cultura del software libero sul territorio locale.

Rete di Lilliput - Nodo di Bologna, rete informale di associazioni bolognesi che si occupa di varie tematiche legate all'economia sostenibile.

Il gruppo che si occupa stabilmente del progetto è composto da una decina di persone, provenienti da tali associazioni ed esterne ad esse, e ha essenzialmente un ruolo di guida e indirizzo del coordinamento per la realizzazione delle attività previste, avvalendosi quando necessario di collaborazioni con altri soggetti.

Secondo una modalità orizzontale già sperimentata nel corso di due anni di lavoro collettivo, ognuno dei singoli e delle associazioni che formano il gruppo promotore mette a disposizione a titolo volontario le proprie risorse specifiche.

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GRADI DI PARTECIPAZIONE (possibili risposte multiple)

£informazione       £coinvolgimento in singole attività    £consultazione    £negoziazione       £co-progettazione                               £cogestione £autogestione delegata alle organizzazioni di abitanti  £ controllo/monitoraggio/valutazione da parte degli stessi abitanti       £ spinta progettuale dal basso alla costruzione di scenari e progetti

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PARTECIPAZIONE: IN QUALI FASI?(possibili risposte multiple)

£definizione dei bisogni      £decisione       £elaborazione tecnica dei progetti

     £implementazione delle azioni pianificate    £ progettazione di azioni e proposte che stimolino l’amministrazione all’innovazione  £gestione o manutenzione dei prodotti   £controllo delle realizzazioni    

 

Il progetto Pagine Arcobaleno ha avuto fin dall’inizio una connotazione operativa e una struttura che gli consente di svolgersi su di un terreno comune. Nella sua forma attuale è il prodotto di un lavoro di gruppo basato su una reale condivisione e contaminazione a proposito di obiettivi, strategie e metodo. Per diverse attività comprese nel progetto è previsto il coinvolgimento diretto di tutte le realtà censite. Per quanto riguarda la distribuzione e promozione dei prodotti si utilizzeranno le potenzialità della rete dei soggetti coinvolti per assicurarne la diffusione negli ambiti più sensibili a logiche di rete e contemporaneamente offrirne le potenzialità di utilizzo ai soggetti stessi in maniera diretta. Le indicazioni e richieste delle realtà censite e attive all'interno della rete sarà infine di grande utilità per garantire la massima funzionalità e l'aggiornamento dei servizi informativi forniti attraverso il sito web. Per quanto riguarda le attività  di sensibilizzazione, di promozione e coordinamento della rete, la partecipazione costante, effettiva e significativa delle realtà censite è un presupposto irrinunciabile, che si intende garantire attraverso l'adozione di un principio di orizzontalità comunicativa nello svolgimento delle funzioni decisionali e di coordinamento. Il contributo dei soggetti appartenenti alla rete avrà un ruolo predominante soprattutto per quanto riguarda la programmazione delle iniziative e la scelta delle azioni e dei contenuti da proporre.             

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BREVE DESCRIZIONE DELLO SVILUPPO DEL PERCORSO

In provincia di Bologna si è creata un’associazione ASVO - Centro servizi per il volontariato di Bologna - che media tra Regione e altri soggetti, dal punto di vista amministrativo-finanziario e dal punto di vista progettuale.

Il centro del progetto è la creazione della seconda edizione delle pagine arcobaleno, una sorta di pagine gialle di quella che è l’economia solidale ed equo e solidale a Bologna e provincia. Della prima edizione delle pagine arcobaleno erano state stampate non più di 500 copie. Quest’anno verranno stampate 5000 copie che poi verranno distribuite dagli stessi soggetti che sono stati coinvolti, in modo da renderli co-responsabili del progetto. I soggetti da coinvolgere sono stati individuati selezionando alcune categorie (sono categorie merceologiche: mangiare e bere, turismo responsabile, turismo, mangiare fuori, gruppi di acquisto solidale ecc, informatica, vestire, negozi che vendono usato.)

Per ogni categoria sono stati scelti dei criteri che permettano di orientarsi sulla scelta dei diversi soggetti da inserire nelle pagine. In ogni intervista (un’intervista per categoria) ci sono diverse domande, ognuna delle quali corrisponde ad un criterio. Un soggetto per rientrare nelle pagine arcobaleno non deve necessariamente soddisfare tutti i criteri. Ad esempio per i produttori biologici sono stati scelti solo due criteri fondamentali: che producano biologico e che siano piccoli (non devono avere terreni superiori a 50 ettari). Un altro aspetto importante è che non pratichino la monocoltura, al fine di recuperare la biodiversità e varietà specifiche del territorio che magari si stanno perdendo.

Attraverso il sito internet (interattivo, per cui ognuno può inserire dati ed aggiornamenti facendo richiesta) si tenta di attivare maggiormente tutti i soggetti.

Poi sono previsti momenti di presentazione del progetto alla cittadinanza e momenti di autopromozione delle diverse realtà: mercatini, conferenze su biologico o commercio equo che però possano essere allargate a più soggetti possibili. L’obiettivo ultimo è la nascita di un distretto di economia solidale, ma questo richiede un percorso lungo perché l’idea non è assolutamente immediata per i produttori di biologico, per le cooperative sociali (ne vengono coinvolte molte di tipo A e B), per i piccoli negozietti.

 

10

RISORSE FINANZIARIE UTILIZZATE E PROFESSIONALITA’ VALORIZZATE NEL PERCORSO

Il progetto usufruisce di una linea di finanziamento per progetti a rete della Regione Emilia Romagna.

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DIFFICOLTA’ INCONTRATE E PROSPETTIVE DI TRASFORMAZIONE POSSIBILI

Il contesto si rivela inizialmente diffidente e la relazione di fiducia deve essere costruita progressivamente.

Nel lavoro di contatto con queste realtà, si intende fare una mappatura delle relazioni esistenti tra i soggetti: un produttore biologico da chi riceve finanziamenti, a chi vende prodotti, come distribuisce prodotti; il piccolo negozietto, come ha aperto, da chi ha avuto i finanziamenti. L’intento è quello di rafforzare le connessioni.

Un'altra esperienza che si vuole proporre nell’ambito del progetto di un DES è l’organizzazione di una fiera dell’economia solidale. Ne è stata fatta una a Milano (Fa la cosa giusta – organizzata da Terre di mezzo e Altreconomia.), che ha avuto un discreto successo: 13.000 presenze, circa 100 realtà. Un professore universitario di Milano sta cercando di chiedere un finanziamento all’Unione Europea (metodologia dell’albero dei problemi e del logical framework) per attivare un DES a Milano. Altra esperienza di riferimento è quella di Roma, dove vogliono creare un luogo stabile per l’economia solidale.

I Produttori della Val Samoggia e i Produttori di vanga e di zappa si sono costituiti in 2 associazioni e questo rende più  facile, per i referenti del progetto Pagine Arcobaleno, relazionarsi con loro. Le 2 associazioni, inoltre, sono già in contatto con gruppi di acquisto solidale ed esiste cooperativa che distribuisce prodotti e poi li porta in centri di raccolta a Bologna. A questo punto, il passaggio da fare consiste nel garantire la maggior distribuzione possibile sul territorio, affinché tutta la provincia sia coperta.

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OPPORTUNITA’ ED ESITI DELL’ESPERIENZA NEL SUO SVILUPPO TEMPORALE

Il progetto non è ancora stato presentato al Comune di Bologna, mentre sono stati aperti interessanti canali di confronto con la Provincia (soprattutto nella figura di Gabriele Bollini – assessorato all’Ambiente). In particolare, in vista dell’organizzazione di una fiera dell’economia solidale, che richiede spazio e un molte risorse economiche, il supporto delle istituzioni è fondamentale.

Il coinvolgimento di Comune, Regione e Provincia può dare luogo a una buona collaborazione, ma è necessario presentare alle istituzioni una proposta seria e contatti già avviati. Innanzitutto, è necessario trovare un compromesso e un’idea molto integrata tra i promotori stessi dell’idea: affinché qualcuno non lo veda solamente come un supermercato dell’economia solidale è importante fare una proposta consistente e seria di incontri, conferenze, chiamando possibilmente anche persone note e di una certa importanza.

In un progetto simile ci sono anche richieste politiche da avanzare: ad esempio tutto quello che riguarda la certificazione al biologico. Per essere inseriti nelle pagine arcobaleno è sufficiente l’autocertificazione, in quanto molti piccoli produttori non possono  permettersi i costi della certificazione. Le istituzioni devono essere poste di fronte a questo tipo di problema.

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TEMPORALITA DEL PROGETTO

£ tuttora in corso       £terminato       £agli inizi

£terminato ma avrà una continuità      £speriamo abbia una continuità        

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SOLO PER ESPERIENZE NATE SU IMPULSO ISTITUZIONALE:

 

RAPPORTO CON IL BUDGET ED I PIANI DELL’AMMINISTRAZIONE E CON LA MODERNIZZAZIONE DELL’APPARATO AMMINISTRATIVO

(Il processo partecipativo era previsto o si inserito a percorso progettuale iniziato? E in questo caso perché? C’è stata una particolare linea di finanziamento esistente alla base del processo partecipativo lanciato? O progetto, finanziamento e partecipazione hanno preso forma insieme? Il processo ha innescato qualche processo di trasformazione delle strutture istituzionali coinvolte?)

Dati non forniti

15

ESISTENZA DI UN SITO INTERNET 

http://bologna.paginearcobaleno.it/

16

SIETE DISPONIBILI A DARCI UN APPUNTMENTO PER UN COLLOQUIO?

16.a

SI

x

16.b

NO

 

17

CONTATTI:

DEL COMPILATORE DI QUESTA SCHEDA

17.a

NOME, COGNOME

Elena Frascaroli, sulla base di informazioni raccolte nel corso di un’intervista con Roberto Cerrina, coordinatore progetto “Pagine Arcobaleno”

17.b

RUOLO O APPARTENENZA

(non obbligatorio)

Ricercatrice Università di Firenze e Università di Bologna

17.c

RECAPITI TELEFONICI

055 5031159

17.d

RECAPITO E-MAIL

partecip_azione@tiscali.it

DI UN RESPONSABILE DEL PROCESSO SEGNALATO:

17.e

NOME, COGNOME

Roberto Cerrina

17.f

RUOLO O APPARTENENZA

Coordinatore progetto “Pagine Arcobaleno”

17.g

RECAPITI TELEFONICI

 

17.h

RECAPITO E-MAIL

 

18

ELENCO MATERAILI DI SUPPORTO

A- Pagine Arcobaleno

Fonte: http://www.bfsf.it/paginearcobaleno/index.html